SAILING WITHOUT BORDERS
UN ANNO D’AMOR
Sul finire del 2022…… avremmo voluto scrivere di più su questo sito ma è stato un anno intenso, pieno di cose, molte più di quelle che avremmo potuto immaginare solo qualche mese fa.
Proviamo a fare una sintesi, con poche parole e qualche immagine seppur è difficile restituire pienamente l’intensità di questi mesi, l’energia
e quella sana follia che ci ha accompagnato da Fiumicino a Riva di Traiano, da Jadranovo a Marsiglia, dalla Sardegna all’isola d’Elba. Un susseguirsi di mare, cielo, vento, ricerche, riflessioni e risate. Un anno in cui da 8 siamo diventate 40, una anno in cui come nella vita anche il dolore ha attraversato la nostra comunità, un anno in cui abbiamo capito meglio chi siamo e dove vogliamo andare. Un anno d’ amore.
BENVENUTE E BUON VENTO A TUTTE
Ci siamo incontrate grazie a un post sulla pagina Facebook Mujeres in mare. Matilde cercava compagne per partecipare, con la sua Titti, al campionato invernale di Gaeta che poi è diventato Fiumicino .
Così tra un Covid e un impegno di lavoro facciamo regate o allenamenti, tanto l’importante è uscire in barca. Una sera l’equipaggio di Titti era riunito in un bar del Pigneto e la storia di un gruppo di donne che fanno regate ha attirato l’attenzione di una TV cinese. E allora si è pensato… perché non raccontare con un blog le nostre avventure? Poi da 5 siamo diventate 20 e allora si è ripensato: perché non fare un portale sulla vela delle donne +? Solo grandi ambizioni! Et voilà, è nato questo spazio per narrare, condividere e fare rete. Per presentare equipaggi, condividere progetti e iniziative, raccontare storie di mare e sognare insieme a vela. E per tutto quello che vorremo. Buon Vento!
#MARITIME ME TOO
Le poche donne navigatrici che non abbandonano i lavori in mare, pagano un prezzo alto per continuare la professione o per vivere la propria passione. L’ impunità regna nei settori nautici e marittimi.
L’associazione M.L.A.A. raccoglie nel proprio sito le voci di molte sopravvissute. Sulla nostra pelle rimangono le cicatrici della cultura dello stupro, dello sfruttamento lavorativo e dell’oppressione di genere, ma le pratiche di autodifesa si diffondono: scambio di informazioni sugli equipaggi, segnalazioni di uomini violenti e abusanti, denunce pubbliche contro armatori, istruttori, capitani, come si legge nell’articolo di Raphaëlle Ugé (Balance ta voile). Continueremo a irrompere insieme negli spazi riservati al privilegio maschile. Se va a caer
Mujeres in Mare arriva in Cina
Ed infine (o al principio) fu la Cina! Il primo mezzo di comunicazione che racconta Mujeres in Mare è cinese. Un reportage di Radio Cina Internazionale su di noi.
Dove raccontiamo di semi messi a dimora durante il lockdown, di incontri virtuali che nella vita reale sanno far sbocciare fiori, dell’amore per il
mare che non è altro che passione per la libertà. Raccontiamo di dubbi, paure e conquiste. Parliamo di idee e di progetti futuri, di uno spazio aperto, inclusivo e diverso. Della nuova barca che allargherà la flotta. Sussurriamo di una comunità in divenire che naviga in mare aperto. Insomma abbiamo parlato un sacco. Grazie a Livia Crisafi per averci ascoltato e raccontato!
Sul finire del 2022…… avremmo voluto scrivere di più su questo sito ma è stato un anno intenso, pieno di cose, molte di più di quelle che avremmo potuto immaginare solo qualche mese fa.
Proviamo a fare una sintesi, con poche parole e qualche immagine seppur è difficile restituire pienamente l’intensità di questi mesi, l’energia